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Storia degli inni

Grande sei Tu (How Great Thou Art)

Questo è un dolce cantico d´adorazione del ventesimo secolo, che è diventato uno dei preferiti del popolo di Dio durante gli ultimi trent´anni. La sua popolarità è dovuta in larga parte all´uso diffuso fattone dai principali cantanti gospel.
Sebbene fosse stato introdotto al pubblico americano quando Mr. James Caldwell lo cantò nel 1951 alla conferenza biblica a Stony Brook, a Long Island, non fu universalmente conosciuto fin quando Cliff Barrows e Bev Shea, del gruppo evangelistico di Billy Graham non lo cantarono nella famosa Campagna nell´Arena Harringay a Londra.

Il testo originale, svedese, era un poema intitolato "O Store Gud", scritto nel 1886 dal pastore svedese reverendo Carl Boberg. Oltre ad essere uno dei principali predicatori evangelici del suo tempo, Boberg fu anche l´editore del periodico di successo Sanningsvittnet.

Si dice che ebbe l´ispirazione per questo testo dalla visita di un bel paese della costa sud-orientale della Svezia. Egli capitò improvvisamente nel mezzo di un temporale con momenti di maestosa violenza di tuoni e fulmini, ai quali seguì il chiarore brillante del sole. Di colpo egli sentì il calmo e dolce cantare degli uccelli tra gli alberi vicini. Quest´esperienza costrinse il pastore a cadere sulle sue ginocchia in una struggente adorazione al suo Dio onnipotente.
Egli scrisse la sua emozione in un poema di nove stanze, che iniziava in svedese con le parole "O Store Gud, nar jag den varld beskader." Molti anni dopo Boberg fu invitato ad un incontro nella provincia di Varmland e fu sorpreso di sentire la congregazione cantare il suo poema sulle note di una antica melodia svedese.

La successiva storia di quest´inno è molto interessante. Si pensa che subito dopo la versione di Boberg, il testo fu tradotto in tedesco da Mansfred von Glehn e intitolato "Wie gross bist Du". Più tardi, nel 1925, il reverendo Gustav Johnson del North Park College di Chicago fece una prima traduzione letterale del testo svedese. Questa traduzione era abbastanza differente dal testo che conosciamo oggi, ma è possibile trovarla ancora, in alcuni innari. La traduzione di Johnson era intitolato "O Mighty god, when I behold the wonder" (O mio Signor, quando contemplo la meraviglia).

Nel 1927 I. S. Prokhanoff prese la versione tedesca e la tradusse in russo. Nel 1933 il reverendo S. K. Hine e sua moglie, missionari inglesi, stavano esercitando il loro ministerio presso il popolo dell´Ucraina. Fu là che impararono la versione russa di "O Store Gud". Essi ricordano che si cantava il cantico in un oscuro e non evangelizzato paese e che ebbe un incredibile effetto sui non salvati.

Ma il pensiero di scrivere le parole originali in inglese non venne loro subito, essendo impegnati ad attraversare il sud dei Carpazi, dove lo scenario delle montagne suonava il suo proprio motivo. Il pensiero delle prime tre strofe in inglese nacque, riga dopo riga, nel mezzo di un ´indimenticabile esperienze tra i monti Carpazi (la quarta nacque in seguito, in Inghilterra). Così, ispirati in parte dalle parole in russo, e in parte dalla maestosa meraviglia del vedere "tutte le opere che le tue mani hanno fatto", il pensiero delle prime due strofe si rivolse alla loro vita in Inghilterra.

La terza strofe venne all´esistenza dall´opera dei due coniugi, che continuavano ad evangelizzare nei Carpazi e a distribuire vangeli di villaggio in villaggio. Quando scoppiò la guerra nel 1939, fu necessario che Il reverendo Hine e sua moglie tornassero in Gran Bretagna; ma, armato di queste tre strofe, lo scrittore continuò le sue campagne evangelistiche durante gli anni del Blitz.

La quarta strofa non sarebbe giunta prima della fine della guerra. La melodia per questo inno è un arrangiamento di una vecchia melodia popolare svedese. E´ una tipica caratteristica di tante altre melodia, come ad esempio "Giorno per giorno", l´essere leggera, calda e semplice. Fu così che Mrs. Stuart Hine pubblicò il cantico.

(pubblicato Martedì 18 agosto 2009)


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